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PATRIZIATO DI ASTANO

La famiglia BACCHETTA


L'antenato più lontano dal quale abbiamo una discendenza è Giacomo BACCHETTA, nato presumibilmente attorno al 1670.


Tra i Bacchetta abbiamo ben due sacerdoti, entrambi che hanno esercitato proprio nella parrocchia di Astano. Il primo (ed il più lontanto nel tempo) fu Don Paolo Bacchetta, che morì improvvisamente il 3 ottobre 1672. Gli succedette Don Onorio BACCHETTA, nato probabilmente attorno al 1650, che sembra però morto o dimissionario dopo il 10 ottobre 1695.


La discendenza di Giacomo è molto vasta e si incrocia spesso con le famiglie DE MARCHI, ANTONIETTI, DONATI e TREZZINI.


Tra le varie persone che hanno composto questa grande famiglia, ci sentiamo di dover raccontare la storia di:

     

     Assunta Ernesta ALZIMONTI (1862 - 1921)

La piccola fu abbandonata dopo pochi giorni dalla nascita presso una fattoria in via Molino Nuovo a Maslianico, località appena fuori l'attuale dogana di Chiasso-Pizzamiglio. Considerando l'estrema vicinanza con il confine Svizzera-Italia, si può presumere che sia nata nel Mendrisiotto e successivamente portata oltre confine con la speranza di un adozione. In quel periodo storico capitava di frequente che delle madri pagassero dei passatori per portare i loro neonati fino alla "ruota degli esposti" di Como. In Ticino non c'era una simile possibilità e l'abbandono, anche se fuori dalle chiese, era punibile penalmente. I passatori però, spesso senza scrupoli, per pigrizia di dover raggiungere Como di notte, o per paura di essere scoperti, una volta intascato il denaro, li abbandonavano alla prima porta in territorio italiano e se ne tornavano in fretta e furia in Ticino.

Il brav'uovo di Maslianico chiamò il parroco del paese, e la piccina venne battezzata e portata al "Pio Luogo degli Esposti" di Como, un brefotrofio dove venivano accolti i neonati abbandonati. Venne battezzata con il nome di Assunta e la data di nascita venne registrata come 15 agosto (giorno dell'Assunzione), anche se di fatto in base ai documenti era nata più o meno una settimana prima del ritrovamento. Non si sa più molto di lei, solo che sopravvisse alle miserevoli condizioni di allora. Nel 1876 viveva già presso la famiglia Bacchetta, infatti in una lettera al Pio Luogo degli Esposti, Assunta chiede di ottenere il passaporto per poter restare ad Asstano. Si firma ancora "devotissima serva, nr. 225".

Riccardo BACCHETTA la chiese in sposa nel 1880.


La storia degli infanti abbandonati nei brefotrofi è interessante e triste allo stesso tempo. Ci sarebbe molto da raccontare su questa vicenda ed il periodo storico, ma non lo possiamo fare su queste pagine! Se siete curiosi... scriveteci!


Altri membri della famiglia BACCHETTA emigrarono all'estero, in particolare in Francia ed in Paraguay dove alcuni vivono tutt'ora.