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PATRIZIATO DI ASTANO

Storia del Patriziato

Il Patriziato è una collettività di diritto pubblico i cui membri possiedono la medesima attinenza di una località. Il Patiziato amministra in genere i propri beni (detti beni patriziali) ed in Ticino trae origine dall'antica "vicinia".

Gli inizi del comune moderno risalgono alla Repubblica Elvetica. La creazione della cittadinanza svizzera uguale per tutti fu causa di conflitti, poichè gli abitanti agiati di città e villaggi non volevano spartire i propri diritti su boschi, terreni ed altri beni comuni con i "nuovi cittadini" divenuti anch'essi titolari dell'attinenza comunale, ma in genere più poveri. La soluzione di compromesso adottata nella legislazione svizzera fu di lasciar esercitare i diritti politici all'insieme dei cittadini domiciliati, mentre l'utilizzo dei beni territoriali era riservato agli attinenti locali di antica data (i patrizi) riuniti appunto nel comune patriziale (o patriziato).

Nei rapporti tra comune patriziale e comune politico hanno svolto un ruolo importante i beni comuni. Amministrarli provvedeva il patriziato, mentre il comune politico dipendeva da quest'ultimo. La piena autonomia del comune politico si ebbe soltanto con la suddivisione del patrimonio collettivo in beni puramente patriziali ed altri di pubblica utilità (per esempio le scuole).

La "Legge organica patriziale" venne votata il 1. giugno 1832: prevalse l'idea di scindere in due il "patriziato comunale": il comune inteso come ente pubblico e il patriaziato come ente economico, gestore autonomo della proprietà collettiva riconosciuta alle sole famiglie patrizie. Dal 1835 il patriziato ticinese assunse una struttura analoga a quella del comune (assemblea, membri, organo esecutivo) anche se inizialmente la scissione non fu del tutto netta.

La Costituzione Federale del 1874 concesse infine i diritti politici a tutti i cittadini svizzeri domiciliati, sia a livello comunale che cantonale, sottraendo così al Patriziato la sua funzione di corpo elettorale.

Nella città l'evoluzione demografica ridusse sempre di più la quota di patrizi rispetto alla popolazione, cosicchè il patriziato perse con il tempo gran parte della sua importanza.

L'istituzione in quanto tale non fu però mai messa in discusszione.

Il Patriziato di Astano riunì la sua prima assemblea il 24 giugno 1846: presiedeva il Presidente Agostino De Marchi,


(tratto dal Dizionario Storico della Svizzera e Mondada: Comuni e Patriziati

Storia Astano

Nome

Nel 1272 era chiamata Astanum. Nel medioevo (476 d.C. - 1492 d.C.) i monaci di S. Pietro in Ciel d'Oro di Pavia possedevano già dei beni ad Astano, e nel XIII secolo si ha notizia di un monastero dell'Ordine degli Umiliati (nel ME era la forma di vita consacrata più praticata e capillare del Ticino). Il monastero di S. Antonio venne poi abbandonato a metà del '400 ed i beni vennero intestati alle monache di S. Caterina a Lugano, ordine che a sua volta si estinse.

Parrocchia

Astano ebbe la sua parrocchia autonoma nel 1612. Sul sedime dell'antica cappella, nel 1654 venne costruita la Parrocchia di SS  Pietro e Paolo. Interessantissima oggi la "Via Crucis", unica al mondo nel suo genere: il percorso è composto da 14 opere create e donate nel 2004 dal famoso illusionista astanese Sandro Del Prete. Tre di queste opere sono illusioni ottiche che vanno anche interpretate come simboli. Per la descrizione cliccare qui o sull'immagine.







Personaggi famosi

L'emigrazione degli anni a venire mise in luce personaggi importanti: conosciuti sono per esempio i membri della famiglia De Marchi, i Donati e l'architetto Domenico Trezzini (Astano 1670 - S. Pietroburgo 1734) che per ordine dello Zar Pietro Il Grande progettò diverse costruzioni imperiali della capitale di San Pietroburgo.

Economia

L'attività agricola del passato di Astano comprendeva anche lo sfruttamento dell'Alpe di Monte, quale pascolo per gli animali e per la raccolta di legna. Nel secolo scorso si litigava spesso per una pecora che pascolava nel prato sbagliato, o per della legna raccolta abusivamente. Ad oggi fa piacere che alcuni allevatori usano ancora questi pascoli per le loro mucche. Le tre baite per contro sono solo usate a scopo ricreativo.

Nel XIX secolo vennero sfruttati i giacimenti auriferi sotto il Monte Sceree che vennero definitivamente abbandonati dopo la seconda guerra mondiale. La "Miniera d'Oro" è stata riaperta grazie al tenace lavoro di volontari nel 2015. Merita una visita! (www.minieradoro.ch)


Popolazione     nel 1599          269 abitanti

               nel 1801          356   "

               nel 1850          395   "  l'anno più numeroso !

               nel 1900          384      "

               nel 1950          258   "

               nel 1980          209   "  l'anno più spopolato

               nel 2000          290   "

               nel 2016          305   "

               nel 2019          299   "

               nel 2020          294